Quale futuro per Changing Course?
Il 21 dicembre si è svolta la serata finale del progetto “Changing Course – Interventi mirati su minori in condizione di disagio/vulnerabilità e microreti solidali per combattere la povertà educativa”.

Martedì 21 dicembre 2021, presso la tendostruttura situata in Via Adige 34 a San Gregorio di Catania, si è svolta la serata finale del progetto Changing Course, iniziativa ideata e proposta da Accompagnare la Genitorialità Impresa Sociale-ETS-Onlus, in partenariato con cinque comuni del Distretto socio-sanitario D19 e finanziata dal Dipartimento per le Politiche della famiglia, Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Alla serata hanno partecipato le Amministrazioni di: San Gregorio di Catania, nelle persone dell’Assessore Giusi lo Bianco e dei Consiglieri Loriana Gatto Rotondo e Diletta Fazio; di San Pietro Clarenza, con l’Ass. Andrea Cavarra; Valverde, tramite l’Ass. Carmela Gammino e di Tremestieri Etneo con l’Ass. Francesco Fazio. Numerosa la partecipazione dei Servizi sociali che ha visto anche la presenza della Responsabile dell’Ufficio del Distretto D19, la dott.ssa Giuseppa Scalia. Si registra con dispiacere, anche questa volta, l’assenza dei rappresentanti del Comune di San Giovanni la Punta.
Il Progetto, avviato il 21 giugno 2021, ha offerto attività educative, artistiche, musicali, culturali, sportive, e visite guidate a 115 minori residenti in dodici diversi Comuni, nonché attività di supporto alle famiglie (consulenze specialistiche, banca delle ore, corso per babysitter) per un totale di oltre 600 ore lavorate.
La serata è stata animata dalle dimostrazioni dei vari laboratori preparate da bambini e ragazzi che hanno partecipato ai vari percorsi educativi; dagli interventi delle amministrazioni comunali partner; dalle testimonianze dei Servizi sociali e delle famiglie partecipanti. Nel corso della serata sono stati consegnati gli attestati a sei neo babysitter madri che hanno frequentato il corso organizzato in seno al Progetto e superato l’esame finale.
Changing Course si è quindi concluso ma continua ciò che lo ha ispirato e animato.
Accompagnare la Genitorialità continua ad operare per realizzare nuovi servizi e strutture per l’infanzia e le famiglie, attivando forme di co-progettazione e di co-finanziamento con i Partner del Pubblico, del privato e del privato sociale.
L’innovazione che ha contraddistinto il progetto CHANGING COURSE, accomunandolo alle altre iniziative ideate e promosse da Accompagnare la Genitorialità quali: il Sistema di Custodia Tatapark©; TATAPARK© SMART COMMUNITIES; etc. – è costituita dall’idea per cui l’aggregazione sociale crea nuovi servizi. Intendendo, con aggregazione sociale, tutte le azioni di Progetto dedicate a mettere insieme più soggetti non necessariamente già in relazione tra loro intorno ad uno o più interessi o bisogni comuni.
Questi Progetti puntano a fornire una risposta concreta ai bisogni emergenti riscontrati nel corso dell’operatività dell’Impresa Sociale nell’ambito dei servizi per l’infanzia.
Innanzitutto la creazione di lavoro e quindi di nuova occupazione, specie femminile. In secondo luogo, la realizzazione di servizi accessibili a tutti, sia dal punto di vista economico (costi) che logistico (dislocazione fisica; tempi di fruizione e flessibilità degli orari). In terzo luogo azioni e interventi pensati per la disabilità, cioè in grado di rispettare le peculiarità del singolo, accompagnando i genitori nelle loro funzioni. Infine rispondere al bisogno di coinvolgimento delle persone che si avvicinano ad un servizio per l’infanzia, quindi l’esigenza di essere attori e non solo semplici “fruitori”.
Tali bisogni (educativi; occupazionali; relazionali, economici) sono senz’altro soddisfatti dalla realizzazione di servizi per l’infanzia di buona qualità che di per sé sono delle micro-comunità che contribuiscono al miglioramento della condizione di bambini e delle famiglie che li frequentano (qualità di vita). In particolare, i micronidi e gli altri servizi per la primissima infanzia, sono degli esempi virtuosi di economia circolare, ovvero di utilizzo delle risorse locali evitando gli sprechi e generando altre risorse indirette, poiché:
- Sono una fonte di lavoro e benessere per chi ci gravita attorno. I servizi per l’infanzia creano occupazione e arricchimento sociale, economico e culturale dei territori a ogni livello. Al pari di piccole imprese essi generano reddito non solo per il personale impiegato ma anche per tutte quelle persone che a vario titolo collaborano alle sue attività educative e sociali (laboratori; feste; gite; corsi; consulenze; etc.);
- Ottimizzano la disponibilità di risorse. In particolare, per i micronidi e i servizi per la primissima infanzia, l’utilizzazione razionale e integrata di risorse del Pubblico, del privato e del privato sociale rappresenta la forza intrinseca che ne garantisce la sostenibilità e la continuità nel tempo;
- Permettono il collegamento e l’integrazione con gli altri servizi sociali e sanitari e consentono di fornire sostegno da parte di persone di cui le famiglie si fidano specialmente, nei casi in cui siano previste consulenze specialistiche per i bambini e/o uno sportello in favore della famiglia (cfr. CHAGING COURSE).
Riassumendo, la politica (e la metodologia) partecipativa di Accompagnare la Genitorialità punta a:
- Creare aggregazione sociale per allargare la platea degli Stakeholder interessati alla questione dei servizi per l’infanzia – comunità educante.
- A realizzare e attivare nuovi servizi e strutture per l’infanzia e per le famiglie a contrasto della povertà educativa (cfr. progetto CHANGING COURSE) ed economica tramite il coinvolgimento diretto e il cofinanziamento di Amministrazioni pubbliche; di operatori e famiglie costituite come coop. sociale, interessati alla gestione/fruizione dei servizi.

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